Cinque tecniche per rendere potenti le parole che scrivi
Tra i vari elementi che rendono funzionale uno storytelling, la scrittura ha un ruolo importantissimo.
Certo, non è l’unico aspetto che conta:
- il primo passo infatti è crearti le basi, cioè una buona strategia di comunicazione, una mappa che metta in evidenza le fondamenta di chi sei e di cosa vuoi raccontare, e che poi tracci i passi principali per raggiungere gli obiettivi che hai individuato;
- è importante lavorare su come vuoi essere percepita dal tuo pubblico ideale definendo personal branding e tono di voce;
- poi si lavora sulla scelta dei contenuti: cosa vuoi raccontare, cosa vuoi condividere con le persone che ti leggono?
- Infine, questi contenuti hanno bisogno di una forma che sia buona, efficace, coinvolgente.
Tradotto:
più le parole che scrivi sono potenti, più saranno capaci di rafforzare la relazione con chi le leggerà.
E come si fa a rendere potente la scrittura?
Qui ti lascio cinque tecniche che sono certa ti saranno utili.
1. Assicurati di non perdere il filo del discorso
Uno degli errori che più fa scappare lettori e lettrici è la sensazione di confusione che genera un testo che non si capisce dove vuole arrivare. In cui la conclusione non sembra collegata alla premessa. Dove all’improvviso cambia il punto di vista.
Per evitare di inciampare in questa trappola, preparati un piccolo schema che comprenda:
- l’obiettivo del testo: vuoi informare, emozionare, aiutare, ispirare?
- Gli elementi principali della scaletta;
- cosa vuoi far succedere dopo la lettura? Cosa vuoi che faccia il tuo pubblico una volta arrivato alle ultime righe? Ricorda: ogni contenuto che scrivi è la tappa di un percorso più ampio, una volta finito il testo dove vuoi condurre quelle persone? Può essere il tuo shop, una sales page, un form di iscrizione.
2. Togli il superfluo
Cerca di eliminare tutto ciò che non è davvero importante, per esempio:
- le informazioni non necessarie;
- gli incisi che allungano le frasi senza aggiungere significato;
- le parole che complicano le frasi, nella forma e nel contenuto;
- le lunghissime premesse;
- le divagazioni.
3. Scegli parole concrete
O almeno, fallo il più possibile.
Considera che, più le parole che leggiamo sanno trasformarsi in immagini mentali, più quel testo saprà coinvolgerci.
Quindi, cerca di prediligere parole materiche, visionarie, immaginifiche.
E di evitare formule scontate, sentite mille volte. Quando gli occhi finiscono su una scrittura banale (il paesaggio suggestivo o l’offerta imperdibile, per dire) il cervello riduce l’attenzione. E questo non è quello che vogliamo accada con i nostri testi, vero?
4. Parla di chi sta leggendo
Quando scriviamo, lo facciamo sempre per qualcuno e questo lo sappiamo. Scriviamo “a” qualcuno: se la scrittura è relativa al nostro lavoro, scriviamo al nostro pubblico ideale, alla nostra clientela potenziale.
Ecco, questo va benissimo ma per rendere i testi davvero efficaci ti propongo di fare un passo in più: non limitarti a scrivere per le persone che ti leggono, scrivi di loro.
Usa l’empatia: immedesimati, immergiti nelle loro vite, riportane dei pezzi nei tuoi scritti.
Ti faccio un esempio concreto, così ci capiamo meglio. Se devi promuovere un servizio di assistenza virtuale, puoi farlo in due modi:
- raccontando quali problemi risolvi e come il tuo lavoro cambia in meglio la quotidianità di chi si affiderà a te – e questo è scrivere per;
- soffermarti almeno un po’ a delineare la situazione di partenza di chi potrebbe aver bisogno di questo servizio in modo che ci si rispecchi e possa pensare “sì, sono io” – e questo è scrivere di.
Dimostra che hai ascoltato, osservato, chiesto. Se la scrittura parte da una situazione di conoscenza e vicinanza funziona meglio.
5. Fai attenzione al ritmo
Una lettura deve essere non solo utile ma anche piacevole.
Quante volte molliamo un testo perché ci sembra illeggibile, anche se magari il contenuto potrebbe servirci?
Quindi:
- occhio alle frasi lunghe chilometri: quando rileggi un periodo lungo, chiediti se puoi spezzarlo in due senza perdere di significato;
- dall’altra parte, evita un testo fatto di sole frasi brevissime: l’effetto singhiozzo è dietro l’angolo.
Cerca di raggiungere un equilibrio. Come? Leggendo ad alta voce: sentirai come suona e capirai subito se gli occhi inciampano o hanno bisogno di rallentare.
Bene, a questo punto ti lascio due proposte per dare splendore e potenza ai tuoi testi:
- una risorsa gratuita: si chiama Glow e per una settimana ti regalerà consigli e risorse per migliorare la scrittura;
- la possibilità di lavorarci insieme: scrivimi, ti aspetto.
(foto Yellow Cactus on Unsplash)