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Una promessa che risuona

Ci sono testi che descrivono e testi che evocano – uno stato d’animo, un “sentirsi”, un cambiamento. Il payoff evoca il desiderio che il tuo brand promette di esaudire.

Tutto lo spazio di un immaginario

 

Il payoff è il desiderio – spesso segreto, inconsapevole – che il tuo brand o il tuo progetto si propone di realizzare. È l’aspirazione profonda che le tue persone forse non sanno esprimere a parole ma che sentono dentro di sé: quando la incontrano trasformata in parole, tutto vibra, e scatta una connessione. Profonda e potente, perché connessa ai desideri.

 

Il payoff è un condensato di visioni, è come le persone a cui ti rivolgi vogliono percepirsi.

 

Proprio perché si tratta di un testo che lavora a un livello di immersione profonda, il payoff:

  • fa immaginare: non si limita a descrivere (spesso non descrive proprio) ma dipinge, evoca, suggerisce
  • coinvolge: un payoff che funziona fa risuonare emozioni e sensazioni, aggancia e resta impresso in memoria
  • ti differenzia da tutte le realtà e i brand che ti circondano, soprattutto se competitor

 

Un payoff sono poche parole, ma in quelle poche parole c’è l’eco di una promessa che connette e crea una relazione.

 

 

Non è (solo) scrittura: è strategia

 

Come il nome del brand, anche il payoff è un testo essenza: è un copy breve, brevissimo, che però ha le potenzialità (e la responsabilità) di far percepire moltissime cose – un’identità, una direzione, un universo di atmosfere e contenuti. E un desiderio profondo.

Per questo, quando progetto un payoff parto da una vera e propria strategia, in cui le parole sono l’ultimo passaggio:

  • nella prima fase, lavoriamo insieme, fianco a fianco: ti chiederò di rispondere a un questionario e di cercare materiali ispirazionali. Andrò in profondità per conoscere il tuo brand, i suoi obiettivi, le persone a cui si rivolge, i valori che lo guidano e gli elementi della sua identità
  • poi mi metto a definire le linee strategiche, faccio ricerca, studio, osservo il contesto comunicativo in cui il brand si muove (o aspira a muoversi) e, quando ho raccolto tutto il materiale che mi serve, metto la creatività al servizio della scrittura. Faccio brainstorming, cerco connessioni, ascolto il ritmo e le sonorità delle parole
  • infine preparo tre proposte di payoff da proporti: te le presenterò con un documento in pdf dove ciascuna avrà una spiegazione, così da accompagnarti in quel mondo di rimandi e visioni

 

 

Quanto costa un payoff

 

La progettazione di un payoff ha un prezzo base di 500 €, ma per farti un preventivo preciso ho bisogno di capire che tipo di realtà imprenditoriale sei, qual è il tuo settore e in che contesto ci muoveremo.

Se pensi sia arrivato il momento di mettere in parole la promessa profonda che fai alla tua clientela, renderla memorabile e farla viaggiare, scrivimi a info@valeriazangrandi.com: facciamo risuonare l’eco della tua storia.

Dicono di me

 

Sambu Buffa di Inclusivo Plurale, naming e payoff

 

“Trovare un naming e un payoff non è una cosa semplice. A volte si potrebbe pensare che basta avere un po’ di fantasia ma non è così.

Questa consulenza è stata precisa, attenta e curata. Mi è piaciuto molto poter raccontare e rispondere alle tue domande dal vivo piuttosto che attraverso un questionario. Le tempistiche sono state perfette e il risultato ha superato di molto le aspettative. Nome e payoff mi calzano perfettamente. Mi è piaciuto molto la spiegazione di ogni proposta sia per il naming che il payoff, dettagliata e curata.

Trovo che sia importante anche la call fatta dopo la proposta per definire e farsi guidare nella scelta, che per me è stata difficile ma anche molto sentita e coordinata tra pancia e cuore.”

GUARDA COME ABBIAMO LAVORATO
in foto sambu buffa di inclusivo plurale, marketing inclusivo per business ribelli