Una promessa che risuona
Ci sono testi che descrivono e testi che evocano – uno stato d’animo, un “sentirsi”, un cambiamento. Il payoff evoca il desiderio che il tuo brand promette di esaudire.
Ci sono testi che descrivono e testi che evocano – uno stato d’animo, un “sentirsi”, un cambiamento. Il payoff evoca il desiderio che il tuo brand promette di esaudire.
Il payoff è il desiderio – spesso segreto, inconsapevole – che il tuo brand o il tuo progetto si propone di realizzare. È l’aspirazione profonda che le tue persone forse non sanno esprimere a parole ma che sentono dentro di sé: quando la incontrano trasformata in parole, tutto vibra, e scatta una connessione. Profonda e potente, perché connessa ai desideri.
Proprio perché si tratta di un testo che lavora a un livello di immersione profonda, il payoff:
Come il nome del brand, anche il payoff è un testo essenza: è un copy breve, brevissimo, che però ha le potenzialità (e la responsabilità) di far percepire moltissime cose – un’identità, una direzione, un universo di atmosfere e contenuti. E un desiderio profondo.
Per questo, quando progetto un payoff parto da una vera e propria strategia, in cui le parole sono l’ultimo passaggio:
La progettazione di un payoff ha un prezzo base di 500 €, ma per farti un preventivo preciso ho bisogno di capire che tipo di realtà imprenditoriale sei, qual è il tuo settore e in che contesto ci muoveremo.
Se pensi sia arrivato il momento di mettere in parole la promessa profonda che fai alla tua clientela, renderla memorabile e farla viaggiare, scrivimi a info@valeriazangrandi.com: facciamo risuonare l’eco della tua storia.
“Trovare un naming e un payoff non è una cosa semplice. A volte si potrebbe pensare che basta avere un po’ di fantasia ma non è così.
Questa consulenza è stata precisa, attenta e curata. Mi è piaciuto molto poter raccontare e rispondere alle tue domande dal vivo piuttosto che attraverso un questionario. Le tempistiche sono state perfette e il risultato ha superato di molto le aspettative. Nome e payoff mi calzano perfettamente. Mi è piaciuto molto la spiegazione di ogni proposta sia per il naming che il payoff, dettagliata e curata.
Trovo che sia importante anche la call fatta dopo la proposta per definire e farsi guidare nella scelta, che per me è stata difficile ma anche molto sentita e coordinata tra pancia e cuore.”