Instagram senza stress: 8 consigli pratici
Come ti senti quando porti avanti la tua comunicazione su Instagram? Focalizzata e immersa in un piacevole flusso creativo oppure stressata e insicura?
Il fatto è che Instagram per molte di noi è uno strumento importante, un canale strategico per lo storytelling con il quale promuoviamo il nostro lavoro: passiamo molto tempo a prepararne i contenuti e poi a gestirli, a interagire con la community e a monitorare le azioni che di volta in volta mettiamo in atto.
Nonostante questo, ancora troppo spesso non ci prendiamo il tempo di valutare se e quanto questo canale è, per noi, emotivamente sostenibile.
Quindi, se la settimana scorsa abbiamo parlato della sua sostenibilità organizzativa, oggi vorrei che ci concentrassimo su quella mentale ed emotiva – altrettanto fondamentale – e lasciarti qualche consiglio per lavorarci.
1. Non scegliere Instagram come unico canale
Lo so, te ne ho già parlato relativamente alla sostenibilità gestionale ma vale anche per quella emotiva: affidarsi solo a uno strumento lo carica di aspettative e ce lo fa vivere con molta ansia.
2. Non confondere i like con il tuo valore
E nemmeno il numero di follower: il tuo valore professionale è dato dalle cose che sai, che sai fare, da come le fai, da come migliori la vita dei tuoi clienti o di chi segue il tuo progetto.
3. Non cadere nella trappola del confronto continuo
Guardarsi intorno fa bene, ci aiuta a capire cosa ci piace e cosa no, ci ispira, ci dà nuovi punti di vista. Occhio però a non confrontarti di continuo con i competitor: ognuno ha una storia, obiettivi e metodi unici, per cui paragonarli spesso non ha proprio senso.
E poi ricorda: non valiamo meno di qualcuno se abbiamo numeri diversi, magari più piccoli. I numeri non sempre sono garanzia di risultati e qualità.
4. Non controllare le notifiche ogni 10 minuti
Questo per diversi motivi:
- notifiche e commenti non scappano, non si cancellano, non evaporano;
- l’algoritmo non ti penalizza se non rispondi subito;
- se chi ti ha scritto/commentato si offende perché non rispondi immediatamente, forse non è una persona che fa bene alla tua community.
5. Prenditi delle pause
Concediti delle piccole pause ogni giorno e delle pause un po’ più consistenti ogni tanto, programmando in anticipo i contenuti principali e accedendo a Instagram solo di rado, giusto per controllare che tutto proceda bene.
6. Trova i tuoi spazi di libertà
Se è vero che la pianificazione e l’organizzazione sono importanti, è vero anche che programmare tutto-tutto può farti sentire in gabbia, quindi l’ideale è trovare il tuo equilibrio.
Puoi improvvisare le storie, per esempio, ma anche sentirti libera ogni tanto di cambiare in corsa il contenuto di un post che devi pubblicare – il calendario editoriale deve essere una guida, non una prigione.
7. Cerca di vivere bene gli alti e bassi dei risultati
Non tutti i post possono dare risultati altissimi e non tutte le storie possono essere visualizzate da molte persone.
Stare bene su Instagram vuol dire saper accettare questa altalena. L’importante è avere una crescita lenta ma costante e migliorare i risultati reali.
8. Circondati di persone e realtà che ti piacciono
Anche se sei su Instagram per lavoro, usa questo canale per seguire persone e realtà che ti fanno semplicemente stare bene, ti ispirano, ti insegnano cose che ti interessano.
Ma soprattutto: zero sensi di colpa se vuoi smettere di seguire qualcuno che non ti piace più.
Instagram in fondo fa parte della nostra quotidianità, perché dovremmo riempirlo di cose che ci fanno male?
Per concludere, ti lascio due risorse dedicate proprio a Instagram:
- una risorsa gratuita, un percorso di tre giorni che ti aiuta a ritrovare la direzione del tuo racconto su questo canale;
- un corso on demand con cui invece puoi proprio trasformare il tuo storytelling su Instagram e renderlo efficace, strategico e – per restare in tema – sostenibile.
Ti aspetto.
(foto Carolyn V. on Unsplash)