Come gestire Instagram in maniera sostenibile
Instagram è uno strumento molto potente ma, se non ci organizziamo al meglio nella sua gestione, può diventare faticoso e toglierci tanta energia.
Quali sono i fattori di rischio “insostenibilità”
Vediamo intanto perché questo canale rischia di diventare poco sostenibile per l’equilibrio generale della nostra comunicazione – e per il nostro benessere emotivo, di cui parleremo la prossima settimana:
- è uno strumento il cui uso professionale richiede tempo e impegno: Instagram, se lo scegliamo per promuovere il nostro lavoro o un progetto importante, non si improvvisa e non può limitarsi a un post ogni tanto, quando ci va;
- è un mondo fluido, che spesso cambia aspetti, regole, modalità;
- tende a far scattare il bisogno di controllare costantemente, di monitorare se ci sono interazioni, spesso in modo eccessivo;
- rischia far scattare l’ansia da prestazione e di portarci a un confronto non sano con le competitor.
I tre volti della sostenibilità
Questi rischi però non devono spaventarci: è importante conoscerli, esserne consapevoli per capire come arginarli e imparare a gestire Instagram in modo sì efficace ma anche sostenibile.
In particolare, la sostenibilità di questo strumento si declina in tre diversi aspetti:
- sostenibilità lavorativa: la nostra comunicazione non dovrebbe diventare più impegnativa rispetto al lavoro che promuove;
- sostenibilità gestionale: la gestione pratica del profilo, in tutti i suoi aspetti, non dovrebbe né farci perdere troppo tempo ed energia, né stressarci troppo;
- sostenibilità emotiva: quest’ultima riguarda lo stato mentale con cui ci approcciamo allo strumento ed è importantissima perché il nostro benessere, anche quando lavoriamo e ci raccontiamo, deve avere la priorità.
Consigli per una sostenibilità pratica
Qui ti seguito ti lascio cinque suggerimenti per aumentare la sostenibilità lavorativa e gestionale della tua comunicazione Instagram – la prossima settimana invece ci concentreremo sulla sostenibilità emotiva.
1. Non affidarti solo a questo canale
Instagram non è un canale proprietario, non è “nostro”: se ci affidiamo solo a questo strumento rischiamo di non poter controllare o gestire certi cambiamenti.
Inoltre potrebbe non essere il canale giusto per te – a volte succede: se però ne stai prevedendo altri per promuovere la tua attività, questa consapevolezza non ti porta a ricominciare da zero nello storytelling.
Infine, a livello mentale, affidare tutta la comunicazione a un solo strumento lo carica di aspettative e quindi anche di stress.
2. Usa Instagram in modo strategico
Se hai scelto questo tipo di comunicazione per raggiungere degli obiettivi specifici, usa il profilo in modo strategico, cioè tenendo ben presente obiettivi, target e identità narrativa.
3. Scegli bene gli obiettivi
Attenta alle vanity metrics, cioè a quei numeri che non necessariamente corrispondono a risultati di qualità (numero di follower e di like, per esempio): a livello professionale non sono garanzia di successo e, se ci concentriamo solo su di essi, tendono a portare frustrazione quando non li vediamo crescere alla velocità che vorremmo.
Quindi: i numeri non contano? Certo che sì, ma solo quelli di qualità.
4. Non affidarti all’improvvisazione
Improvvisare non ti permette di capire se stai seguendo la direzione giusta e se stai raggiungendo gli obiettivi che ti eri posta.
Questo a lungo andare è stressante: ti ritrovi a dover decidere sul momento cosa pubblicare, fotografare o scrivere e questo non è sostenibile a livello di energia e tempo.
La soluzione? Pianificare, il più possibile.
5. Portati avanti col lavoro
Ci sono cose che puoi fare in anticipo, come preparare le foto, le grafiche, i testi, gli hashtag.
Fallo ogni volta che puoi, è un tipo di organizzazione che nel tempo riduce la fatica della gestione.
Ecco, se vuoi rendere il tuo racconto su Instagram meno faticoso e più organizzato, parti da qui.
Se poi credi sia arrivato il momento di trasformarlo e renderlo davvero efficace, ho la soluzione giusta per te. Ti aspetto.
(foto Joyce Mccown on Unsplash)