Gli strumenti utili per scrivere un buon testo
Di cosa hai bisogno per scrivere un buon testo?
Ok, la domanda è grande e la risposta potenzialmente è grandissima ma qui – dopo una breve premessa – voglio lasciarti un piccolo (ma spero utile) elenco di strumenti di cui puoi circondarti e che ti possono aiutare a creare scritture buone.
Il contenuto al centro
Partiamo con la premessa: prima di dedicarti alla ricerca dei materiali e alla scrittura vera e propria assicurati di aver scelto un argomento che sia utile per il tuo pubblico.
La scrittura non dovrebbe mai essere un monologo: quando scrivi – a maggior ragione se i testi si inseriscono nel contesto di una comunicazione business – pensa sempre alle persone che leggeranno le tue parole.
Se hai dubbi sulla tua scelta, chiediti:
- al mio pubblico può interessare questo argomento?
- Il contenuto che voglio creare aiuterà in qualche modo chi lo leggerà? Attenzione, eh: aiutare non sempre significa risolvere un problema, a volte vuol dire soddisfare un desiderio!
Quindi: fai in modo di conoscere al meglio le persone a cui ti rivolgerai (qui ti spiego come) e poi – solo dopo – comincia a scrivere.
E adesso vediamo quali strumenti ti possono servire per creare un buon testo.
1) Un archivio delle fonti
Non è detto che tu conosca già alla perfezione l’argomento che tratterai nel testo. E anche se lo conoscessi molto bene, sbirciare qualche approfondimento o un punto di vista diverso dal tuo potrebbero darti spunti interessanti.
Concretamente, come puoi organizzare le tue fonti? Ti lascio qualche idea:
- il mio metodo preferito è salvare i link che trovo come preferiti di Chrome, suddividendoli già per argomento: per ciascuno creo una cartella;
- uno strumento che permette di fare una cosa simile è Pocket;
- oppure poi salvare i tuoi contenuti di approfondimento su Pinterest, sempre organizzandole per cartelle tematiche.
2) Dizionari e vocabolari
Intanto, non sono la stessa cosa, lo sapevi? Il vocabolario riunisce i vocaboli in base al loro significato mentre il dizionario va al di là del semplice significato, può essere tematico (come il dizionario tematico dei segni) e analizzare una parola in base all’uso che se ne fa in un determinato contesto.
Quali dizionari e vocabolari ti consiglio di avere sotto mano quando scrivi:
- il vocabolario della lingua italiana, indispensabile se abbiamo dei dubbi sul significato corretto di una parola (a proposito, impariamo a farceli venire, questi dubbi, sono utilissimi), se non siamo sicure di come si scriva ma anche per cercare ispirazioni;
- il dizionario dei sinonimi e dei contrari, per cercare alternative e creare un testo non ripetitivo;
- il dizionario analogico, dove trovi liste di parole collegate tra loro per consuetudine ma anche per significato o analogia, utilissimo se sei alla ricerca di idee o per lavorare a un naming;
- il dizionario delle collocazioni, che ci permette di esplorare le espressioni formate da più parole, evitando di scivolare in associazioni banali o scontate;
- il dizionario etimologico, con il quale scoprire l’origine delle parole, utilissimo per ispirarci e per trovare naming, claim, titoli, eccetera.
3) Una bibliografia minima pronta all’uso
Tre libri che ti suggerisco di procurarti – e consultare spesso:
- Grammatica in tasca, per scrivere, parlare, leggere, digitare, di Lorenza Alessandri;
- Prontuario di punteggiatura, di Bice Mortara Garavelli;
- UX writing, di Serena Giust.
Se poi vuoi altri suggerimenti, ecco alcuni libri da leggere per scrivere bene.
E qui trovi Glow, un percorso gratuito in 7 tappe per migliorare la scrittura.
(foto Towfiqu Barbhuiya on Unsplash)