Sette libri da leggere per allenare il pensiero creativo
Un po’ di tempo fa, in un post su Instagram spiegavo come la creatività abbia bisogno sia di ribellione sia di disciplina.
Nella nostra visione, però, è la ribellione a essere più facilmente associata al pensiero creativo: le ispirazioni, le idee, l’atto di creare qualcosa richiamano spesso immagini che poco hanno a che fare con l’ordine, l’impegno, la dedizione.
E invece la creatività ha bisogno di entrambe.
A maggior ragione, se pensi che si parla di qualcosa che può crescere e migliorare, capisci che quello che fa la differenza è l’allenamento. La pratica. E lo studio, baby.
Oggi infatti voglio consigliarti sette libri che secondo me dovrebbero far parte della tua biblioteca creativa. Per ciascuno ho deciso di lasciarti una frase, quella che mi ha fatto pensare “sì, questo finirà nella lista”.
Che dici, partiamo?
(Ma prima, se vuoi iniziare ad approfondire la questione creatività applicata allo storytelling, ti lascio un link: “I sette fondamenti della comunicazione creativa”).
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Fantasia
(di Bruno Munari)
“Ci sono persone che hanno memorizzato una quantità enorme di dati, e che per altre persone passano come persone molto intelligenti, invece si tratta solo di memoria. Se queste persone non fanno relazioni tra quello che sanno, non usano la fantasia, resteranno come un meraviglioso magazzino di dati inerti. Come un dizionario che ha tutte le parole con le quali costruire ogni poesia, ma non ha nemmeno una poesia.”
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Per un pugno di idee
(di Massimiano Bucchi)
“[…] nessuna innovazione è un’isola. Ogni tecnologia vive in un ecosistema di altre tecnologie, pratiche, abitudini, accessori. Prima del mouse, il computer era ancora u oggetto per specialisti; prima che un assistente di Bell aggiungesse il caratteristico trillo come segnale di chiamata in entrata, il telefono non era molto pratico come strumento di comunicazione, giacché per sapere se qualcuno ti stava chiamando occorreva periodicamente sollevare il ricevitore.”
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La pratica
(di Seth Godin)
“È difficile rimanere bloccati quando vi muovete. Anche se non vi state muovendo nella direzione che avevate in mente stamattina.”
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Il cervello creativo
(di Neil Pavitt)
“Il fatto è che nessuno raggiunge la perfezione la prima volta: si imparano le cose facendole. L’importante è cominciare, senza preoccuparsi troppo della qualità dei primi risultati. Come disse Margaret Atwood, «se avessi aspettato la perfezione, non avrei mai scritto neanche una parola».”
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Il pensiero laterale
(di Edward de Bono)
“L’abilità di concentrarsi su un problema escludendo tutti gli altri è considerata motivo id merito. […] Questo modo di procedere impedisce praticamente la formazione di idee nuove perché si esclude deliberatamente ogni influenza dall’esterno che potrebbe condurre a un nuovo modi di trattare il problema.”
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Tieni duro!
(di Austin Kleon)
“Lascia perdere ciò che stai cercando di essere (il sostantivo) e concentrati sul lavoro che devi fare (il verbo). Fare il verbo ti porterà in una posizione più avanzata e interessante.”
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La trama lucente
(di Annamaria Testa)
“[…] non possiamo elaborare pensiero creativo – una forma complessa di attività mentale – a vuoto: cioè, senza esserci dati un oggetto, un progetto, degli strumenti, un obiettivo, dei vincoli.”
Ps: conosci libri sul pensiero creativo scritti da autrici che potresti suggerirmi? Perché nella mia biblioteca scarseggiano e vorrei rimediare. Se ne hai da consigliarmi, scrivimi: mi farebbe molto piacere!
(foto Isaac Quesada on Unsplash)