Ispirazioni per freelance: a lezione da Babbo Natale
Ok, è ufficiale: inizio a sentire l’aria natalizia. Saranno le luminarie in centro, sarà che mangerei chili di biscotti zenzero e cannella. Comunque: l’atmosfera natalizia mi ha fatto pensare una cosa e cioè che, nel nostro lavoro da freelance, dovremmo fare come Babbo Natale. E adesso ti spiego perché.
Tutto l’anno | Quando osserva
Credo sia ora di chiarire una cosa: Babbo Natale non passa tutto l’anno su una spiaggia tropicale a bere mojito e sventolarsi con un ventaglio di foglie di palma.
Pensaci un attimo: potrebbe davvero essere così efficiente nel giorni caldi del suo business se non si preparasse attentamente nei mesi prima? (Ok, magari una vacanza dopo il tour delle consegne se la concede, e fa proprio bene, ma poi si rimette all’opera).
Quindi, cosa fa durante l’anno? Osserva. Ascolta. Spia, in un certo senso. Ha i suoi strumenti per farlo: le letterine, per esempio. E poi, ok, lui è pure magico ma qui andiamo sul difficile.
Ecco, noi, come freelance, dovremmo fare sempre come lui. Osservare i nostri potenziali clienti per capire i loro gusti, ma anche i loro comportamenti, i loro bisogni. Chiedere direttamente, a volte: non useremo le letterine, magari, ma abbiamo i social, le newsletter, i sondaggi. Insomma, apriamo occhi e orecchie, come il vecchio barbuto.
Sotto consegna | Quando esaudisce i desideri
E quando arriva dicembre? Allora, intanto sfatiamo un altro mito: secondo me Babbo Natale inizia prima a lavorare sulla produzione. Pianifica. Con tutta l’esperienza che ha e con una super brand reputation da mantenere, non può mica permettersi di arrivare in ritardo sulle consegne. Dai, sarebbe un ingenuo.
Alla fabbrica di Babbo Natale si inizia prima. Si programma per bene il da farsi e poi si parte. Così non si arriva al 23 sera urlando “Perché non sono pronti i 2.000 trenini? E quelle bambole, dove sono i loro occhi? Non vorremo mica terrorizzare un esercito di bambini, no?”.
Se questo stato d’animo da consegna imminente e sudore da ritardo ti suona familiare, mi sa che c’è qualcosa da sistemare nel piano di lavoro. Poi, è matematicamente certo che ogni tanto capiterà, ma almeno facciamo in modo che non succeda sempre, che ne dici?
E un’altra cosa: Babbo Natale si fa aiutare. Ha gli elfi, lui. No, io non ho elfi a disposizione e immagino neanche tu, ma proviamo a generalizzare: quando ti capitano commesse molto grandi, puoi pensare di delegare qualcosa. Di passare parte del lavoro (non a scrocco, eh, ma pagando il giusto). Indovina: crei una squadra, non fai una schifezza solo perché ti impunti che devi farcela senza aiuti e magari dai il via a una rete di collaborazioni. Almeno pensaci, no?
Prima di dire sì | Quando sceglie
E poi c’è un’ultima cosa che volevo farti notare di Babbo Natale. Non dice sempre di sì.
Ta daaaan! Ci hai mai pensato? Non tutti i bambini ricevono quello che hanno chiesto. Perché non si sono comportati bene. Perché nella letterina non c’era neanche un “per favore”. Perché hanno chiesto così tanti giocattoli che poi gli altri rimarrebbero senza. Babbo Natale valuta tutte queste cose, con la sua espressione più seria e severa, beve lentamente una sorsata di birra e alla fine schiaffa sulla letterina un bel NO. In rosso.
Questa è una cosa che io, per esempio, ho imparato solo di recente. Quando un lavoro si prospetta impossibile (e magari intuisco che il pagamento sarebbe – eufemisticamente – lento). Quando incontro un possibile cliente e capisco che non ci piacciamo. Che non c’è proprio feeling. Che magari lui ha bisogno del mio lavoro e io (siamo onesti, dai) di fatturare ma la mia pancia mi urla “NO NO NO”. Ecco, mi tiro indietro. Perché al 99% sarebbero grane e quel tempo preferisco usarlo per cercare clienti più adatti a me. Lo so, sembra presuntuoso (o poco razionale) ma ti assicuro che così si lavora molto meglio.
Quindi, inizi anche tu a imitare Babbo Natale? Dai che conviene, guarda lui fin dove è arrivato lavorando così.
Nel frattempo, se vuoi iniziare a migliorare la tua comunicazione (altra cosa in cui Babbo Natale ha molto da insegnare, lo so), guarda le risorse gratuite che ho creato per te: non ti resta che scegliere da dove cominciare!
Sara
9 Dicembre 2016 at 14:27Ti adoro e adoro i tuoi consigli. Perché diciamolo, anche una libraia è una free-lance! ?
Valeria Zangrandi
17 Gennaio 2017 at 13:26E certo che è una freelance! Una super freelance!