Portfolio | Chiara, l’insegnante che racconta
Di tutti i lavori con i clienti che ho raccontato qui sul blog, questo è sicuramente il più particolare, non tanto per quello che ho fatto, quanto piuttosto per il destinatario. O meglio, la destinataria.
Sì perché ad aver acquistato la mia consulenza Hermione è stata Chiara, un’insegnante, che mi ha chiesto di analizzare il suo profilo Facebook e il suo account Instagram. Privati. Perché – e questa è la cosa che mi ha insieme stupito e affascinato – anche se non si trattava di una comunicazione professionale, Chiara voleva riuscire a raccontare bene, trasmettendo le sue passioni e i suoi valori.
Premessa: cos’è Hermione
Hermione era la mia consulenza last minute: adesso non è più disponibile ma le sono grata per avermi fatto conoscere persone e realtà meravigliose.
La consulenza prevedeva un check-up di due canali di comunicazione, un bell’elenco di cosa funzionava e cosa no, e dei suggerimenti tecnici per migliorare il racconto su entrambi.
Quando l’ho immaginata e lanciata pensavo che mi avrebbero scritto solo persone con una comunicazione business, e invece.
Uno sguardo professionale su uno strumento privato
Questo è esattamente quello che mi ha chiesto Chiara: prendere il suo profilo Facebook e il suo account Instagram e analizzarli come se fossero strumenti di comunicazione professionali, perché era questa la prospettiva con cui li usava lei.
Chiara infatti si immaginava un pubblico ben preciso, aveva chiaro il messaggio che voleva trasmettere e le tipologie di contenuti che voleva raccontare attraverso quei due canali.
Da insegnante di Lettere appassionata di storie, immaginava la sua comunicazione come uno strumento per raccontare libri, far viaggiare ragazzi e adulti nel mondo della letteratura, ma anche avvicinarli alla bellezza delle altre arti, come la musica e le arti visive. Chiara infatti è anche appassionata di fotografia e questo si nota nell’attenzione che mette nella scelta delle immagini, che sono sempre fotografie scattate da lei.
Nelle risposte al questionario che chiedo di compilare prima dell’analisi, Chiara mi ha spiegato tutto questo e mi ha scritto le sue necessità, i suoi dubbi, i suoi desideri legati al racconto social che stava portando avanti e che sentiva però di voler migliorare.
Com’è andata a finire
Che mi sono presa qualche giorno per osservare con attenzione il profilo Facebook e l’account Instagram e per me è stato super interessante perché era la prima volta che studiavo con così tanta cura due canali privati, senza un esplicito obiettivo legato a un’attività.
Ho analizzato tutto con attenzione e poi ho spiegato a Chiara cosa funzionava, cosa invece non andava tanto bene e in che modo avrebbe potuto migliorare i due canali in modo che raccontassero – al pubblico giusto – la bellezza della letteratura, delle arti e delle piccole magie quotidiane.
La cosa che non mi aspettavo all’inizio e che invece ho scoperto man mano che scrivevo è che la comunicazione Chiara aveva dentro una passione così grande e un desiderio così forte di raccontare che mi è venuta voglia di suggerirle altri modi per proseguire quella narrazione, che ok non me l’aveva chiesto esplicitamente ma il suo entusiasmo mi aveva contagiata e non è che una cosa così può restare ignorata in un angolino. No?
Ma Chiara non si è fermata lì, abbiamo continuato a lavorare insieme e il suo racconto si è trasformato, è fiorito e adesso è ricco e colorato:
- c’è “Le parole sanno di”, il suo blog, in cui condivide bellezza, ispirazioni, storie, libri, piccole scoperte inaspettate;
- c’è Assaggi, la newsletter che arriva una volta al mese con tre contenuti dai sapori diversi, leggeri ma profondi;
- c’è un profilo Instagram che cresce e regala colore e meraviglia.
E sono certa che arriveranno altre magie, perché quando si lascia libera la propria immaginazione e ci si prende l’impegno di farla fiorire non possono che arrivare cose bellissime.
Se anche tu hai voglia di far fiorire il tuo racconto e le tue idee, scrivimi: lo faremo insieme e sarà una rivoluzione.
(foto Rawpixel on Unsplash)