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Come superare il blocco da pagina bianca

panico da pagina bianca

Come superare il blocco da pagina bianca

Oggi affronteremo un argomento scottante e scivoloso. Un dramma che anche il più bravo copywriter vive almeno una (UNA??) volta nella sua vita ma di cui ancora si parla poco: il panico da pagina bianca.

A me prima capitava abbastanza spesso ma poi ho capito come posso superarlo e oggi ti racconto il mio metodo.

 

Il gioco delle priorità | Lavora su altro

Questa soluzione vale solo se la cosa che devi scrivere non è l’unica consegna che hai o comunque se non è la più urgente, improrogabile, in-super-scadenza. Se non è così, chiediti cos’altro puoi fare. Ci sono altre consegne sulle quali puoi lavorare? Sì? Ottimo, passa a quelle.

Te lo dico perché io a volte mi fissavo proprio.

Magari avevo diverse cose da fare: un articolo da scrivere, qualche mail a cui rispondere, un preventivo da fare. Ma stavo lì bloccata sul testo che non usciva. Ignorando tutto il resto, chissà perché, forse mi sembrava disdicevole arrendermi – anche solo momentaneamente – e passare ad altro. E invece no: invece se avessi intanto risposto a quelle mail e preparato il preventivo avrei spuntato due voci dalla to do list, mi sarei sentita meglio e forse scrivere non sarebbe stato così difficile.

Se invece non puoi rimandare, ti tocca affrontare il dramma.

 

La fiera delle banalità | Inizia a scrivere

Lo so che non sai cosa scrivere, ma inizia comunque. Anche se la prima frase che scrivi ti fa schifo. Non cancellarla subito. Vai avanti. Continua, scrivi la seconda, poi la terza, e solo dopo, quando almeno una ventina di righe ti saranno uscite, aggiusta il tiro. Torna indietro, rileggi e, se ancora quell’inizio ti fa storcere il naso, cancellalo e riscrivilo. Ma intanto, hai visto?, una ventina di righe sono lì e, anche se andranno sistemate – ovviamente andranno sistemate – la pagina non è più tutta bianca. E così fa molto meno paura, vero?

 

La boccata d’ossigeno | Fai una pausa

Se però proprio non ci riesci, fai altro. Che non vuol dire rinunciare, eh: fai altro per un tempo limitato che ti dai tu e che, a un certo punto, scadrà e ti riporterà al tuo dovere di scribacchino.

Altro cosa? Guarda, l’ideale sarebbe altro-altro. Niente che c’entri con lo scrivere. Fai una passeggiata, mangia un toast, raccogli 18 margherite o ascolta 3 canzoni che ti piacciono e ti fanno stonare cantare fortissimo.

Distogli proprio l’attenzione da questa cosa gigante e spaventosa che è riempire di parole un foglio bianco, dimenticatene per un pochino – ho detto un pochino, metti giù il passaporto.

Ecco, quando hai svuotato la testa e fatto scendere il livello di ansia, torna al computer.

Riesci a scrivere, adesso? Uau.

Sei ancora bloccato? Riparti dal via e inizia a scrivere. (Sì, anche se ti fa schifo quello che stai scrivendo, inizia comunque. Provaci, dai).

 

Ci siamo? Buone scritture, allora.

 

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