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About page: due errori da non commettere

scrivere una about page

About page: due errori da non commettere

Quando si arriva sul sito di un professionista o di un’attività, la pagina “chi siamo” è un po’ il biglietto da visita.

Hai presente quando si dice che per convincere una persona abbiamo a disposizione pochi secondi? Bene, vale anche per le about page, che in poco tempo – con pochi elementi – devono convincerci a rimanere su quel sito, magari (si spera) a visitare le pagine dei servizi o dei prodotti.

Adesso ti dico un paio di errori che non devi fare quando scrivi la tua (e quale ho fatto io nella prima versione di questo sito).

 

Una specie di curriculum ma con colori carini

La prima cosa che non andrebbe mai fatta è strutturare l’about page come se fosse una versione online del tuo curriculum, solo che invece del solito CV triste ne hai uno con i titoli colorati e i link.

E allora via con gli elenchi di scuole frequentate, corsi di tutti i tipi, master e specializzazioni. E poi tuuutti i lavori fatti, dalle ripetizioni di matematica all’ultimo cliente dell’altro ieri.

Righe e righe di informazioni. E date. E nomi. E al terzo paragrafo il povero lettore si sta già addormentando – immagina le palpebre chiudersi pesanti, lo sbadiglio trattenuto.

Quindi, regola numero 1: l’about page non è il tuo curriculum. Scegli le informazioni che davvero potrebbero interessare i tuoi potenziali clienti. Il resto, se proprio, su LinkedIn, che è il posto suo.

 

Parlo di me, non con te

L’altro errore abbastanza grave, che – confessione, confessione! – avevo fatto anch’io, è quello di parlare solo di se stessi: storia, esperienza, cose fatte, senza spiegare perché tu che mi leggi dovresti decidere di lavorare con me. Senza mai parlare “con” te.

Eh ma per quello ci sono le sales page, mi dirai tu.

Sì e no. Cioè: sì che ci sono, ma perché non posso cercare di spiegartelo già qui che lavorare con me sarà una bellissimo? Perché non anticiparti come lavoro, cosa posso fare per te (e intanto piazzare dei bei link alle sales)?

Nella prima versione del sito, questo errore l’avevo commesso anch’io. Avevo parlato solo di me, come se tutto quello che c’era da fare fosse trasformare le informazioni importanti del curriculum in un bel testo scorrevole che raccontasse la storia della mia vita (lavorativa).

Quando mi sono messa a ragionare su cosa del sito non andava più bene, questo errore è saltato fuori subito – e me ne sono abbastanza vergognata, ammetto. Adesso che ho riscritto tutto devo dirti che mi sento molto meglio. La nuova about page parla un po’ meno della mia storia professionale ma si concentra sul mio modo di lavorare e su quello che ti offro. E poi ci ho aggiunto il mio Manifesto, che prima non c’era ma ho pensato che era importante mettere per iscritto i valori che guidano il mio modo di lavorare e in generale di vedere le cose.

 

Ok, adesso vai a rileggere la tua, di about page. Come ti sembra? Come potresti migliorarla?

 

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(foto Trevor Cleveland on Unsplash)

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2 Comments
  • Valeria

    28 Febbraio 2018 at 15:48

    Ammetto che dopo aver letto il tuo articolo sono andata a rivedere la mia pagina e ho fatto un paio di correzioni. Grazie!

    • Valeria Zangrandi

      28 Febbraio 2018 at 15:53

      Uh Vale, grazie per questo feedback! : ))