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Scrivere bene online: cosa significa e come si fa

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Scrivere bene online: cosa significa e come si fa

Per scrivere bene un testo professionale, un testo che condividerai online all’interno della tua comunicazione business, non basta – genericamente – saper scrivere.

Non è sufficiente poter dire “a scuola in Italiano ero bravissima” per stare tranquilla e avere la certezza di creare un contenuto che funzioni, che trasmetta il giusto messaggio e soprattutto che ci permetta di raggiungere un obiettivo preciso.

Per ideare e strutturare un testo che sia efficace online servono consapevolezza del contesto in cui scriveremo e competenza.

 

Cosa vuol dire scrivere bene online

Partiamo da qui, dalla destinazione che avrà il nostro scritto: un luogo digitale, come un sito, un blog, una newsletter.

Ecco, quando scrivi un testo che poi condividerai online devi considerare diverse cose:

  • che non è come scrivere per un libro o per un catalogo: se cambia la destinazione cambia l’obiettivo, se cambia il supporto (digitale o cartaceo) cambiano le necessità e di conseguenza cambieranno le caratteristiche del testo;
  • che leggere su uno schermo è più faticoso che su carta: certo, oggi i dispositivi elettronici affaticano molto meno la vista rispetto a qualche anno fa, ma resta il fatto che gli occhi un po’ si sforzano e dunque la resistenza dei lettori a un certo punto vacilla;
  • che i lettori del web sono pigri (sì, tutti: anche tu e anch’io) e quindi bisogna fare in modo che non scappino velocemente da ciò che hai scritto.

 

Scrivere bene per il web vuole dire considerare questi fattori e adattare il contenuto che scriviamo al nostro obiettivo: farci leggere, farci capire, farci ricordare e (se saremo molto brave) far ritornare chi ha letto sul nostro sito, indirizzarlo verso un altro nostro testo.

 

Questo significa che ciò che scriviamo non potrà essere (solo) “bello” ma dovrà essere soprattutto “buono”, che poi vuol dire efficace.

 

Scrivere online è come costruire ingranaggi

Sì, ingranaggi, nel senso che ci sono tanti elementi che devono funzionare tutti insieme, senza incastrarsi, incepparsi, fermare tutto (e far scappare chi legge).

 

Per costruire testi buoni, quindi, ci sono un po’ di cose da sapere. E da saper fare – e no, non è la stessa cosa.

 

Diciamo che ci sono tre punti da cui non si scappa:

 

Questa è la base e non ci sono scorciatoie che tengano.

 

Da qui si parte. E si lavora su un bel po’ di cose: sullo stile con cui raccontiamo, per esempio, e sulla forma del testo, che deve aiutare gli occhi di chi scorre le parole a non stancarsi, ad arrivare in fondo.

Poi ci sono quelle piccole regole che bisogna seguire per piacere ai motori di ricerca e, per fortuna, oggi al centro di queste regole c’è la qualità dei contenuti.

Insomma, il lavoro da fare non è poco, ma si può imparare e migliorare.

 

Da dove cominciare?

Se vuoi ho creato per te una risorsa gratuita che ti aiuta a scrivere meglio e a far risplendere i tuoi testi. Si chiama Glow ed è un percorso di 7 giorni, via mail: ti iscrivi?

E, se vuoi, ai tuoi testi ci lavoreremo insieme: li renderemo potenti, una parola per volta.

 

 

(foto Artboard Studio on Unsplash)