Portfolio | Creazione naming, titolo e payoff
In questo articolo ho spiegato perché il naming è un elemento importantissimo della comunicazione: racchiude la personalità di un brand, ne racconta l’essenza, lo aiuta a essere riconosciuto e ricordato.
Ecco, oggi ti voglio raccontare proprio una consulenza di brand naming – anzi, una consulenza che ha fatto emergere nuovi brand name, payoff e titolo per una bravissima professionista: Sambu Buffa, consulente di marketing specializzata in inclusività e attivismo anti-razzista.
(profilo Instagram di Sambu Buffa @sambu.buffa)
Il contesto: storia di un rebranding
Quando Sambu mi ha scritto per propormi questa collaborazione, mi ha raccontato che il mio lavoro sarebbe stato parte di un percorso più ampio di rebranding.
Cos’è il rebranding?
Il rebranding è un processo durante il quale un’attività si trasforma, costruendo nuovi elementi che raccontino la sua identità: nel caso di Sambu, questo processo è cominciato con la mia consulenza e una metamorfosi dell’identità visiva, e si chiuderà con un nuovo sito cucito su misura per lei e per l’evoluzione della sua professionalità. Se vuoi approfondire, lo racconta in questa newsletter.
Su cosa abbiamo lavorato
Il mio ruolo come consulente è stato quello di trovare nuove parole. In particolare queste:
- un brand name: per il futuro che si immagina e che sta costruendo passo passo, a Sambu non bastava più presentarsi con il suo nome e cognome, desiderava un vero e proprio brand name che sapesse raccontare in poche lettere non solo chi era ma anche cosa faceva, come e perché;
- un payoff, che è una breve frase che si associa al logo, poche parole che devono esprimere la direzione e la mission del brand;
- un titolo che declinasse la sua professione in modo nuovo, potente e memorabile.
I passaggi della consulenza
Trovare i giusti nomi per le cose è difficile, difficilissimo se si tratta di un brand.
È un lavoro che richiede tanto studio, mille tentativi, un sacco di idee scartate e ossessivi passaggi di controllo per essere certi che quel nome spettacolare che hai appena trovato in realtà non sia già utilizzato da un’altra realtà o in un differente progetto.
In sintesi (estrema sintesi, eh) i passaggi che hanno definito questo lavoro sono stati:
- un questionario in cui ho chiesto a Sambu di raccontarmi di lei, del suo lavoro, del rebranding in corso, di come voleva essere percepita da qui in avanti. Il questionario prevedeva diverse domande che andavano a esplorare aspetti emotivi, desideri e associazioni mentali non razionali;
- abbiamo anche lavorato sulla ricerca di immagini: per me sono fondamentali per trasformare i pensieri della mia cliente in spunti per creare;
- una call in cui ci siamo confrontate sulle risposte al questionario, ne sono emerse altre, abbiamo approfondito alcuni temi e ne abbiamo trovati dei nuovi da esplorare. Durante la call abbiamo anche ragionato partendo da liste di parole che avevo preparato e che sarebbero state la mia base per la fase successiva;
- brainstorming, ricerca, associazione di parole, elenchi lunghissimi di possibili naming. Per ogni area semantica emersa ho trovato almeno 30 idee: molte poi sono state scartate, alcune sono diventate radici per la ricerca del payoff e del titolo;
- selezione, verifica e creazione delle proposte;
- una call conclusiva di confronto.
A Sambu ho consegnato un documento con tre naming, tre payoff e tre titoli, ognuno dei quali era accompagnato da una spiegazione.
Il file racchiudeva anche alcune prove di associazione dei tre elementi, in modo da valutare come suonassero vicini.
Dove siamo arrivate
Come svela anche qui, questi sono gli elementi emersi dalla consulenza:
- naming: Inclusivo Plurale
- payoff: Marketing per business ribelli
- titolo: Designer di cambiamento
Più li leggo e più penso che sì, è lei. È la Sambu di oggi ma ancora di più la Sambu di domani. Abbiamo trovato un nome che è già una direzione e non potrei esserne più felice.
Se anche tu senti che è arrivato il momento per lavorare sul tuo brand name, scrivimi. Ti aspetto.
(foto Katie Rainbow on Unsplash)