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Porfolio | Bookbank, libreria

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Porfolio | Bookbank, libreria

La Bookbank è una bellissima libreria di Piacenza. Anzi no, è la mia libreria del cuore, e infatti lavorare a questo progetto è stato bellissimo ma anche molto difficile, che avevo l’ansia da prestazione alle stelle.

È una libreria, dicevo. Ma è una libreria speciale: intanto vende solo libri usati e poi Sara, la libraia, si inventa di continuo iniziative bellissime, come corsi, mostre, laboratori.

Ecco, il mio lavoro per lei è arrivato proprio per una di queste iniziative. Mettiti comoda che ti racconto.

 

Intanto troviamo un nome

L’idea era questa: il nuovo servizio avrebbe permesso di regalare (o regalarsi) l’esperienza di essere, per qualche ora, l’unico cliente della Bookbank. Arrivare in libreria, chiusa per tutti gli altri, salire sul soppalco-salottino e bere una tisana o un bicchiere di vino mentre Sara racconta i libri che ha selezionato apposta per questo cliente speciale grazie a un piccolo questionario pensato per conoscere almeno un po’ i suoi gusti in fatto di letteratura. In sottofondo, la musica, anche questa scelta ad hoc.

Come lo chiamiamo?, mi ha chiesto Sara. Che il nome è importante, deve arrivare dritto in pancia, deve saper raccontare in poche – pochissime – parole tutto un mondo di immagini e sensazioni.

Ci ho lavorato su, ho fatto un po’ di brainstorming, poi ho selezionato, cancellato, mi sono confrontata con Sara e alla fine quello che abbiamo scelto è stato “Una libraia tutta per sé”, che richiama Virginia Woolf e il suo “Una stanza tutta per sé” e insieme trasmette il senso di un servizio esclusivo, una coccola per chi è appassionato di libri e di storie.

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Riassumere la filosofia

Una volta trovato il nome, abbiamo fatto un passo in più. Perché se il nome è fondamentale, da solo a volte non basta e ci vuole un altro pezzettino, qualcosa che si aggiunge e che aiuta a inquadrare il servizio, che dà informazioni non solo su quello che stiamo offrendo ma anche su di noi, sulla nostra realtà.

Ti spiego. “Una libraia tutta per sé” racconta cosa “compri”, ma cosa ti dice sulla Bookbank? In effetti, poco.

E allora io e Sara abbiamo lavorato a una specie di sottotitolo, due parole che lasciassero trasparire la filosofia della sua libreria, del suo modo di lavorare, quello che cerca di creare e immaginare per i suoi clienti.

Così al nome abbiamo aggiunto “buono felicità”, perché è questo che succede in Bookbank. È per questo che Sara lavora, non solo per vendere libri ma per far sentire le persone protagoniste di un mondo un po’ magico. Per coccolarle, farle star bene. Essere felici. In questo senso regalare (o regalarsi) il buono “Una libraia tutta per sé” è come regalare (o regalarsi) un pezzettino di felicità. È entrare in un mondo incantato e volevamo che le parole riuscissero a trasmetterlo.

 

Istruzioni per l’uso

E poi, alla fine, abbiamo lavorato alla pagina di presentazione del progetto. Con Sara ho riflettuto sui contenuti da metterci dentro: cos’è “Una libraia tutta per sé”, come funziona, quali opzioni ci sono per chi vuole comprarlo. Una specie di libretto di istruzioni, insomma, ma morbido e narrativo.

Funziona così: tu dovrai solo scrivermi, decidere quando godere della tua magia e rispondere a un piccolo questionario che mi aiuterà a capire i tuoi gusti in fatto di libri, musica e sapori.
Poi, quando arriverà il giorno del nostro appuntamento, ci troveremo qui in Bookbank e… chiuderemo il mondo fuori. Ti racconterò i libri che ho selezionato in base alle tue risposte, se ti andrà te ne leggerò alcuni brani, chiacchiereremo di parole e letteratura. Sceglierai tra vecchi vinili la musica che ci accompagni: in libreria, solo note leggere, il fruscio delle pagine e il profumo di una tisana letteraria – o il silenzio incantato di un bicchiere di vino.
Quando il tuo tempo sarà finito, deciderai quali libri portare con te – tra quelli che ti ho consigliato ma non solo, il catalogo Bookbank è a tua disposizione – e spero che insieme ai libri terrai con te anche un po’ di magia.

Il testo completo lo trovi sul sito della Bookbank.

E, se vuoi iniziare a scoprire la magia di questo posto incantato, vai a sbirciare la sua pagina Facebook e il suo profilo Instagram.

Io ti aspetto qui e, se avrai bisogno di inventare nomi per i tuoi prodotti o scrivere dei testi che li raccontino, trovi tutte le info nella pagina che ti spiega il mio servizio Parole.

 

(foto Katherine Hanlon on Unslpash)

4 Comments
  • Berry

    20 Giugno 2018 at 9:21

    Che meraviglioso progetto (e che meraviglia le tue parole)!

    • Valeria Zangrandi

      20 Giugno 2018 at 9:33

      Grazie, Berry!!
      Sì, è stato bellissimo lavorarci perché questo progetto di Sara è speciale, proprio una coccola per i clienti, e trovare le parole per raccontarlo è stato davvero emozionante.

  • Sara

    20 Giugno 2018 at 6:04

    Che emozione ??

    • Valeria Zangrandi

      20 Giugno 2018 at 9:04

      Oh anche per me!! Sia lavorarci che adesso raccontarlo.