Oggetto delle newsletter: sai come gestirlo al meglio?
Quali sono i fattori che consideri per decidere se aprire o meno una newsletter?
I principali sono questi due:
- il mittente: a volte una newsletter si apre sulla fiducia perché chi ce l’ha inviata è una persona (o un brand, un progetto) che seguiamo con piacere e con cui si è instaurato un rapporto di fiducia;
- l’oggetto: altre volte però la relazione con il mittente non è sufficiente e, considerato il numero (mediamente alto) di mail promozionali che riceviamo ogni giorno, ci vuole qualcosa di più per convincerci a cliccare proprio su quella e a dedicarle tempo e attenzioni. Qui entra in gioco l’oggetto, che può davvero cambiare il destino di una newsletter.
Tu lo sai come dovrebbe essere gestito il campo Oggetto per aumentare la probabilità che una newsletter venga aperta?
[piccolo spoiler: in chiusura di questo articolo trovi 6 idee per oggetti che incuriosiscono]
1. Non scrivere troppo
Prima cosa da considerare: un oggetto troppo lungo verrà tagliato nell’anteprima della mail quindi i destinatari potranno leggerne solo una parte. Conseguenza: non potendo vedere tutto il testo, la sua comprensione potrebbe risultare meno immediata.
E perché rischiare che non si capisca cosa vogliamo dire?
Meno il messaggio è chiaro, più alta è la possibilità che venga ignorato.
Cerca di usare la sintesi. Non ho un numero perfetto di caratteri da utilizzare, ma ti posso dire che stare sotto i 50 (spazi inclusi) è una buona idea, sotto i 30 ti mette al sicuro da qualsiasi “taglio da anteprima”.
2. Punta alla chiarezza
Chi legge l’oggetto di una newsletter come prima cosa cerca di immaginare cosa ci troverà dentro: questo permette di fare una valutazione – aprire sì / aprire no.
Gli oggetti troppo criptici, anche se ti sembra che abbiano il fascino delle cose misteriose, in realtà spesso non risultano così interessanti e vengono ignorati.
Aiuta chi legge a figurarsi cosa troverà nella mail: se hai fatto bene i tuoi conti e hai scelto un argomento ritenuto di valore per il tuo pubblico, la newsletter verrà aperta.
3. Non ingannare
A proposito di chiarezza: non usare l’oggetto per fare promesse che non manterrai.
Se prometti informazioni imperdibili, fai in modo che ci siano davvero. Se annunci la presenza di un regalo, assicurati che i lettori lo trovino.
Un oggetto accattivante è utile per far aprire le mail, ma se poi chi legge resta deluso da quello che ci abbiamo messo dentro la fiducia in noi verrà compromessa e le conseguenze saranno ben più gravi di un clic di apertura in meno.
4. Personalizzalo con la tua voce
È vero che dal mittente si vede che sei tu, ma perché non confermare la tua identità giocando con lo stile dell’oggetto?
Puoi esprimere la tua impronta unica:
- con le parole che scegli per scriverlo;
- con le emoji;
- con simboli che nel tempo chi legge associa a te, come per esempio un uso particolare delle parentesi.
6 idee per oggetti che incuriosiscono
Per chiudere ti lascio un piccolo elenco di idee che puoi sperimentare nella scrittura dell’oggetto delle tue newsletter:
- scrivilo in forma di domanda: “Hai mai sentito parlare di…?”;
- punta sulla scarsità: “Nuova collezione limitata: solo 20 capi” (*);
- punta sulla scadenza: “Uno sconto per te valido fino a mezzanotte” (*);
- spiega come fare qualcosa: “Come organizzare meglio il tuo lavoro”;
- anticipa una rivelazione: “Ho una cosa importantissima da dirti” (*);
- sfrutta il potere dei numeri: “5 consigli per…”.
(*) ovviamente queste frasi devono corrispondere a verità, quindi chi apre la mail deve trovare un riscontro nei contenuti, altrimenti non stai facendo comunicazione ma stai ingannando chi ti legge.
Per approfondire:
E poi se vuoi, per rimanere in tema newsletter, possiamo diventare amiche di penna. Ti aspetto.
(foto Angele Kamp on Unsplash)