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Le parole che definiscono una buona comunicazione

le parole che definiscono una buona comunicazione

Le parole che definiscono una buona comunicazione

Partiamo da una premessa: ogni storytelling è un mondo a sé e non esistono soluzioni, idee e “dritte” che vadano bene per tutti, a prescindere.

Però ci sono alcuni pilastri che dovrebbero rappresentare la base fondante di ogni percorso di comunicazione, indipendentemente dagli obiettivi, dal settore a cui appartiene il brand o il/la professionista e dalle caratteristiche che renderanno unico quel racconto.

Questi pilastri li ho racchiusi in sei parole: salvatele, scrivile da qualche parte, tienile a portata di mano per quando avrai bisogno di fare il punto sulla tua comunicazione e capire se ti sta portando dove desideri.

 

Approfondimento: Cosa vuol dire far crescere la propria comunicazione.

 

Identità

Dai al tuo racconto un’essenza ben definita. Affinché una comunicazione funzioni, non basta dire le cose giuste, bisogna dirle con una voce e un carattere che siano riconoscibili.

Una storia potente è una storia che si distingue al primo sguardo dalle narrazioni che la circondano.

 

Direzione

Dove vuoi arrivare grazie alla tua comunicazione? Cosa vuoi far succedere?

Strutturare uno storytelling strategico è creare una mappa: valuta dove sei, dove vuoi andare (l’obiettivo da raggiungere) e stabilisci quale strada fare per arrivarci.

Solo così non rischierai di perderti.

 

Valore

Che valore racchiude il tuo racconto?

Quando immagini i contenuti che comporranno la tua storia, chiediti quali problemi potranno risolvere o quali desideri potranno esaudire.

Ciò che condividerai dovrà migliorare, almeno un po’, la vita di chi ne fruirà.

 

Fiducia

Il cuore di una comunicazione che sa cambiare gli equilibri e far succedere cose è la creazione di un rapporto di fiducia tra chi racconta e le persone a cui è rivolta quella narrazione.

Non ci sono trucchi, non ci sono altri segreti: se una storia non fa nascere fiducia, non avrà la forza di trasformare niente.

 

Ascolto

Non puoi comunicare qualcosa di utile e interessante se prima non ti sei fermata ad ascoltare le necessità e i desideri di chi ti leggerà.

Prenditi il tempo di ascoltare il tuo pubblico: non solo prima di costruire il tuo racconto ma anche dopo, a narrazione avviata.

Approfondimento: Come si fa l’analisi emozionale del target (e perché è importante).

 

Onestà

Sii onesta.

Racconta il valore di ciò che offri (ma prima fai in modo di avere un’offerta di valore).

Prometti cose che sei certa di poter mantenere.

Rispetta te stessa e chi ti legge, la reputazione di te come professionista passa anche da qui, dalle parole che scegli per la tua storia.

Approfondimento: Comunica il valore della tua offerta.

 

Ecco. Questo è il sentiero che la tua comunicazione dovrebbe seguire per avere la forza di far succedere cose, per diventare una storia con una voce potente e trasformativa.

 

Il tuo racconto somiglia a queste parole? Vuoi che lo analizziamo insieme?

 

(foto Jiroe on Unsplash)