Guida pratica di scrittura consapevole
La fine dell’anno di solito è tempo di bilanci.
È il momento in cui ci prendiamo del tempo da dedicare alla riflessione, all’osservazione di ciò che è stato. Per quanto riguarda il lavoro, valutiamo quali sono stati i progressi fatti, cosa ha funzionato oppure no, e la stessa cosa facciamo per la comunicazione, chiedendoci se il percorso che stiamo facendo è quello giusto o se ci sono aspetti da rivedere perché non sono andati come avremmo voluto.
Ecco, oggi ti propongo un nuovo tipo di bilancio, legato alla scrittura. Che poi più che un bilancio è un esercizio di consapevolezza, una pratica che ti aiuta a razionalizzare e migliorare il tuo rapporto con le parole.
Individua le criticità
Prova a pensare a tutte le cose che hai scritto quest’anno e chiediti quali difficoltà sono emerse:
– ci sono stati testi che hai fatto più fatica a portare a termine? A ideare, imbastire, scrivere?
– C’è una tipologia di scrittura che ti ha messa in crisi più di altre?
– O una situazione legata alla scrittura che ha reso più difficile il lavoro?
Ok, a questo punto inizia a immaginare una soluzione. A seconda del problema individuato, cerca di capire come potresti risolverlo: facendoti aiutare? Cambiando le condizioni in cui scrivi? Cercando una formazione, un libro, una risorsa a tema scrittura?
Analizza la scrittura per ogni canale
Dove finiscono i testi che scrivi?
Fai un elenco che comprenda tutte le destinazioni della tua scrittura: sito web, blog, newsletter, post su Facebook, su Instagram, tweet, script per video YouTube, podcast, insomma cerca di non dimenticare niente.
Adesso osserva: ci sono differenze nel tuo approccio alla scrittura a seconda del canale? Ci sono strumenti per cui scrivere è più difficile?
Come puoi risolvere questa difficoltà?
Intanto: qui trovi un po’ di consigli per la scrittura delle didascalie su Instagram.
Osserva le sperimentazioni
Quest’anno hai sperimentato nuovi testi, qualcosa che va al di là di ciò che sei abituata a scrivere?
Io per esempio ho scritto una fiaba per lavoro e un paio di testi per video, che sono diversissimi rispetto alla scrittura che viaggia da sola perché devono intrecciarsi alle immagini in modo fluido e quindi vanno pensati insieme alla componente visual.
Tu hai scritto qualcosa di nuovo? Com’è andata? Prova a razionalizzare, raccogli le tue osservazioni.
Custodisci ciò che hai imparato
Nell’anno che è passato hai scoperto o incontrato nuovi riferimenti per quanto riguarda la scrittura?
Possono essere professionisti nell’ambito del copywriting professionale o scrittori che ti hanno incantata con le loro parole, con le loro storie. Io per esempio ho iniziato a esplorare il mondo della poesia, per nutrirmi di parole ispiranti.
Tu chi hai scoperto? Cosa hai imparato?
Salva le parole preferite
L’ultimo passo di questa pratica di consapevolezza è fermare (per custodire) le parole di cui ti sei innamorata quest’anno.
Per me sono state:
– lungimiranza, di cui ho parlato tanto con Elena;
– essenza, perché in un anno così particolare è stato fondamentale aggrapparmi all’essenza delle cose, all’essenza di me;
– ascolto, perché mi sono impegnata ad ascoltarmi in modo più profondo, più sincero.
Le tue parole preferite di quest’anno invece quali sono?
Potresti ispirarti a loro per raccontare qualcosa di te?
Spero che questa guida ti sia utile.
Essere consapevoli delle parole che usiamo per raccontarci è fondamentale, rende la nostra scrittura più incisiva, capace di portarci lontano.
Ti lascio con un regalo: Glow.
Glow è un percorso di sette giorni in cui riceverai consigli e risorse per migliorare i tuoi testi.
Mettiti in gioco, fai brillare la tua scrittura.
(foto Joanna Kosinska on Unsplash)