Creatività e comunicazione: le fasi del processo creativo
Come dice Seth Godin nelle prime pagine del suo libro “La pratica”:
«La magia del processo creativo è che non c’è magia».
Già, la creatività non ha niente a che fare con la magia.
O meglio, in un certo senso il processo creativo racchiude qualcosa di magico ma è una magia su cui ci possiamo esercitare e che possiamo far avvenire sempre più spesso, perché non dipende da fattori casuali e imprevedibili ma – per fortuna – è legata al nostro approccio e alle nostre azioni.
Ma quindi come funziona il processo creativo?
Ecco, oggi voglio proprio parlarti delle fasi della ricerca creativa ma non solo: per ciascuna di esse ti spiegherò come applicarla al lavoro che giorno dopo giorno fai sulla tua comunicazione perché, lo sai, uno storytelling per funzionare ha bisogno di una buona dose di creatività.
Fase 1: la preparazione
Questo primo passaggio smonta già la leggenda metropolitana per cui le idee arrivano così, in una specie di vuoto cosmico. E invece no, baby: l’arrivo delle idee va organizzato con cura.
La fase della preparazione è composta da:
- osservazione e analisi del problema da risolvere;
- osservazione e analisi del contesto in cui il problema è inserito;
- studio e ricerca;
- brainstorming e libero flusso di idee.
Se vogliamo portare queste azioni sul piano della comunicazione, ecco cosa ti consiglio di fare:
- oltre a fare ricerca per saperne di più sull’argomento per il quale stai cercando idee, vai a consultare i tuoi vecchi archivi di idee: quelle scartate, quelle che ancora non si sono trasformate in niente, quelle appena abbozzate;
- sfoglia anche i tuoi archivi di materiali: scritture, fotografie, tutto ciò che nel tempo hai raccolto e che potrebbe ispirarti in questa ricerca;
- in fase di brainstorming non giudicare le idee che verranno: molte non saranno buone e va bene così, ci sarà tempo per fare selezione. Ma se le blocchi sul nascere sarà difficilissimo mettere insieme abbastanza spunti per poter poi scegliere le migliori.
Fase 2: l’incubazione
Una volta raccolto il materiale, studiato, accumulato un bel po’ di potenziali idee, è il momento di fermarsi e ragionarci su.
In questa fase mettiamo un attimo da parte la fantasia e lasciamo spazio alla logica e alla razionalità. Dobbiamo osservare ciò che abbiamo davanti (e in testa) per poter fare una prima selezione e scartare le soluzioni che ci sembrano non andare bene.
Ti lascio un suggerimento che ti aiuterà a trovare più velocemente idee per il tuo storytelling: non buttare le idee che scarti, potrebbero tornarti utili in futuro.
Fase 3: l’insight
L’insight è quella parte di processo che chiamiamo “illuminazione”, quando tutti i pezzi si uniscono e nella nostra mente si forma la consapevolezza che abbiamo trovato la soluzione, l’idea che stavamo cercando.
Spesso questo accade quando non siamo concentrati sul problema da risolvere ma, attenzione, non significa che tutto il lavoro fatto prima sia inutile: anzi, senza le fasi di ricerca, studio, analisi, brainstorming e selezione, l’insight difficilmente arriverà.
Le idee non arrivano se prima non ci muoviamo per preparare loro la strada.
Per quanto riguarda la comunicazione, ti voglio lasciare due consigli:
- non fidarti della tua memoria: quando arriva l’idea scrivila nel modo più dettagliato che puoi: anche se lì per lì sei convinta che non potrai dimenticarla, il rischio di perdersi almeno dei pezzi è sempre molto alto;
- non innamorarti di quell’idea. Potrebbe essere quella giusta. Oppure no. Tieni la mente aperta al cambiamento, potresti dover cambiare il tuo piano.
Fase 4: la valutazione
Se con l’insight a lavorare era soprattutto la parte del cervello di cui non siamo consapevoli, con la valutazione torna protagonista la razionalità: è arrivato il momento di analizzare l’idea e capire se è davvero quella che ti serviva.
Se ci riferiamo a un’idea da utilizzare nella tua comunicazione, ricordati di valutarla in base a:
- i tuoi obiettivi di storytelling;
- la tua identità narrativa;
- il target a cui ti rivolgi;
- se si tratta di un contenuto, il canale in cui verrà inserito.
Fase 5: la verifica
Nell’ultima fase l’idea viene testata, inserita nel mondo reale e osservata nelle sue interazioni: sta risolvendo il tuo problema? Ti sta aiutando? Cosa sta succedendo adesso che si è concretizzata (in una soluzione, in un contenuto, in un prodotto/servizio)?
Per quanto riguarda le idee che hanno a che fare con il mondo della comunicazione, la verifica va a braccetto con il monitoraggio: ricordati che si tratta di un’operazione importantissima per capire se stai procedendo nella direzione giusta oppure no.
Spero che questo approfondimento relativo alle fasi della creatività ti sia stato utile.
Se poi vuoi passare subito alla pratica ti lascio due letture con le quali puoi proseguire:
(foto Rachael Cox on Unsplash)