Come riconoscere una buona idea
Ci sono diversi elementi che contribuiscono a far funzionare una comunicazione professionale:
- prima di tutto la presenza di un piano strategico di base, che traccia le fondamenta e dà la direzione a tutto lo storytelling;
- un lavoro approfondito sull’identità del brand con cui possiamo lavorare alla nostra riconoscibilità (e dunque memorabilità);
- la presenza costante, che non vuol dire quotidiana e assillante, ma significa non sparire per troppo tempo, mantenere nel tempo una relazione con chi ci segue;
- la scelta dei canali di comunicazione giusti per noi, adatti a veicolare il nostro messaggio e a parlare con le persone che vogliamo raggiungere – ricorda, non dobbiamo essere ovunque;
- infine, un racconto vario, che racchiuda contenuti interessanti, utili per il nostro pubblico e non ripetitivi.
Per riuscire a mettere in pratica quest’ultimo punto è importante avere un pensiero creativo allenato alla ricerca di idee per la comunicazione – per la nostra comunicazione – e saper individuare quali, tra quelle che ci arrivano durante i brainstorming e le ricerche, sono davvero buone per noi e per i nostri obiettivi.
Guida per riconoscere una buona idea
Quindi, come si fa a capire se l’idea che abbiamo individuato per la nostra comunicazione (un contenuto, una risorsa gratuita, un’iniziativa) potrà funzionare?
Ti lascio qui sotto una serie di domande che ti aiuteranno ad analizzarla e a valutarla in base all’utilità che potrebbe avere all’interno del tuo racconto.
1) Il suo obiettivo è coerente con l’obiettivo generale della nostra comunicazione?
Non deve per forza essere lo stesso obiettivo, questo che stiamo analizzando probabilmente sarà più specifico, ma è importante che tra i due ci sia continuità. Che non siano in evidente contrasto tra loro.
2) La sua essenza è in linea con la tua, con chi sei, con i tuoi valori e il tuo modo di lavorare?
Come per gli obiettivi, anche le identità – dell’idea e del brand – devono porsi su una linea di continuità: si sente che è tua? Si inserisce bene tra le altre idee che hai trasformato in contenuti e progetti?
3) Come influirà sui destinatari?
Nasce da un bisogno (esplicito o implicito) del tuo target?
Una buona idea migliorerà in qualche modo la vita delle persone a cui è destinata:
- aiutandole a risolvere un problema;
- fornendo informazioni utili;
- soddisfacendo un desiderio;
- facendole sentire meglio.
4) Come impatterà su di te?
Chiediti che effetti avrà sulla gestione della comunicazione e del lavoro. Fai in modo che non ti complichi la vita, che si traduca in qualcosa di gestibile, sostenibile.
5) Che risorse (di tempo, materiali, strumenti e denaro) ti servono per realizzarla?
Valuta cosa comporterà la sua realizzazione. Potrebbe essere un’idea bellissima ma da posticipare a quando avrai a disposizione più tempo o più denaro da investire.
Ricorda: anche se dovessi decidere che questo non è il momento migliore per tradurla in qualcosa di concreto, non buttarla. Se la sua essenza è buona, le condizioni giuste per realizzarla arriveranno – o farai in modo che arrivino!
6) Riesci a fare una previsione di come verrà accolta dal tuo pubblico?
Racchiude elementi che in passato erano già stati apprezzati da chi ti segue?
È una novità totale, qualcosa che non hai mai proposto in nessuna forma?
Per fare questa valutazione riprendi l’analisi del target e cerca di incrociare i loro desideri/bisogni a ciò che stai per offrire.
Una volta conclusa la valutazione, se decidi che sì, la tua idea merita di essere trasformata in qualcosa di concreto, lanciati: sperimenta, monitora come va e metti in conto che potrebbe non funzionare del tutto o aver bisogno di modifiche.
Sii flessibile, anche le migliori idee hanno bisogno di manutenzione.
Chiudo con un suggerimento: se cerchi ispirazioni per la tua comunicazione, ti aspetto nel gruppo Facebook Lampadine – dalla condivisione nascono sempre tantissimi spunti!
(foto Janita Sumeiko on Unsplash)